Palificazioni di grande diametro

Perforazioni pali per tutti i tipi di terreni e diametri fino a 3000 mm e profondità 70m. Eseguiti con: fanghi bentonitici, polimeri, vibratore, colonne. Rivestimento pali con tubi di rivestimento doppia camicia con attacco rapido a chiavetta. Pali CFA, fino a 27-33 m di profondità e diametro 1200mm.

I pali di fondazione sono una tipologia di fondazioni profonde o fondazioni indirette che hanno lo scopo di trasmettere il carico della sovrastruttura ad uno strato profondo e resistente del sottosuolo, attraverso terreni soffici e inadatti,acqua o aria ovvero di diffondere il peso della costruzione a larghi strati di terreno capaci di fornire una sufficiente resistenza al carico.

Pali in calcestruzzo

la maggior parte delle fondazioni su pali è oggi costruita con pali in calcestruzzo.
I pali in calcestruzzo si dividono in due categorie nettamente distinte:

pali costruiti fuori opera: sono costruiti in cantiere, e dopo la stagionatura, vengono infissi per battitura nel terreno, come i pali in legno, oppure mediante getto di acqua in pressione;

pali gettati in opera: si distinguono dal modo d’infissione della camicia metallica che funziona da cassaforma, in:
pali infissi per battitura:pali trivellati: pali gettati in opera in casseforme recuperabili, infisse per trivellazione
pali gettati in opera in opportune casseforme recuperabili, infisse per battitura;
pali gettati in opera in opportune casseforme, infisse per battitura ma a perdere;

Il tubo forma può essere costituito da un unico elemento o da più elementi giuntati tra loro, normalmente per saldatura, mano mano che si procede nell’infissione della cassaforma.
Nel caso in cui la cassaforma metallica, una volta infissa viene abbandonata nel terreno per difendere il calcetruzzo fresco da eventuali erosioni e dilavamenti (palo tubato), il tubo impiegato è formato da un leggero lamierino a superficie ondulata.

Pali gettati in opera

Pali infissi per battitura (in cassaforma recuperabile)

Appartengono a questa categoria tutti i pali in calcestruzzo semplice o armato, ottenuti gettando e costipando fortemente del calcestruzzo fresco in una cassafroma metallica (tuboforma) infissa nel terreno con i colpi di maglio, senza asportazione di materiale poiché il tuboforma, a seconda della tipologia del palo, è chiuso alla punta da una puntazza metallica (recuperabile o a perdere), da un tappo in calcestruzzo, ecc.
La cassaforma, viene progressivamente estratta e recuperata.
Il palo può essere armato con una gabbia metallica composta di ferri longitudinali collegati con una spirale capace di resistere al carico statico che deve sopportare.
La gabbia viene inserita nel tuboforma prima del getto.

Tra i pali storicamente più noti costruiti in opera si ricordano i seguenti i quali si differenziano in base alla modalità di infissione del tuboforma e del costipamento del calcestruzzo:

palo Simplex: il sistema originario consiste nell’affondare nel terreno un tubo munito di puntazza recuperabile, del tipo alligator (in seguito è stata sostituita con una puntazza in calcestruzzo che viene abbandonata nel terreno), sino al rifiuto desiderato. Successivamente si procede al getto del calcestruzzo fresco, all’estrazione progressiva del tuboforma e al costipamento del conglomerato con un apposito maglio. Per irrobustire il palo si può creare alla sua base un ingrossamento o bulbo per aumentare la sezione utile di appoggio del terreno (simplex pressato). Una variante del palo simplex e il duplex, che si ottiene inserendo un palo dentro l’altro, cioè battendo concentricamente il tubo con una nuova puntazza nel calcestruzzo fresco, in questo modo si costringe il conglomerato ad allargarsi costipando lateralmente il terreno;
palo Franki: differisce dal palo Simplex sostanzialmente per il sistema d’infissione del tubo. Dopo avre poggiato il tubo (il diametro varia da 35 a 52 cm) sul terreno si getta sul fondo una determinata quantita di calcestruzzo di consistenza asciutta che viene colpito con apposito maglio fino a formare, sul fondo del tubo, un tappo aderente all’involucro. Tale tappo sotto l’azione del maglio, penetra nel terreno e trascina con sè, per la sua forte aderenza, il tuboforma fino alla profondità desiderata, impedendo nello stesso tempo sia all’acqua sotterranea che alla terra di penetrare all’interno. Successivamente si procede alla formazione del bulbo di base fissando il tuboforma in modo che questo non possa più affondare e continuando a battere il tappo in modo da vincere la sua aderenza contro l’involucro e costringendolo ad espandersi e a penetrare nel terreno posto alla base. In questa fase si continua ad aggiungere calcestruzzo in modo da avere nel tubo quatità di conglomerato sufficiente ad impedire l’entrara dell’acqua e della terra. Realizzata la base si procede alla formazione del fusto del palo aggiungendo calcestruzzo, sempre di consistenza asciutta, che viene battuto con il maglio mentre contemporanemanete si provvede a sollevare tratto per tratto la camicia metallica. il calcestruzzo compresso dal maglio invade il terreno circostante espandendosi in forma di anelli irregolari o sporgenti. Pertanto il fusto assume un diametro superiore a quello della camicia metallica provocando così nel terreno una seconda energica compressione.
palo Express : è molto simile al palo Franki ma se ne differenzia pe il tipo di pattipalo impiegato. Il maglio infatti non batte in testa al tubo camicia ma in testa ad una grossa trave metallica a doppio T posta all’interna del tubo che trasmette il colpo alla puntazza di calcestruzzo a la costringe ad affondare nel terreno trascinandosi il tubo di rivestimento. All’estraemità del tubo è sistemato un pistone anulare. Successivamente si getta il calcestruzzo e la trave a doppio T viene sollevata trascinando verso l’alto anche il pistone anulare. Il calcestruzzo gettato passa quindi nello spazio al di sotto del pistone. La trave viene fatta discendere nuovamente, chiudendo la finestra anulare del pistone e tutto il sistema preme verso il basso il calcestruzzo ubicato nella camera inferiore. Contemporaneamente si ritira il tuboforma e il calcestruzzo compresso nella camera si espande nel terreno circostante. Con questa tecnolcogia si possono realizzare pali della profondità massima di 14 m e del diametro di 60 cm circa.

Pali trivellati

La categoria comprende tutti i tipi di pali in calcestruzzo semplice o armato, gettati in opera per i quali il tuboforma (senza puntazza) scende nel t

erreno per mezzo di speciali trivelle o sonde a percussione.
Sostanzialmente i pali trivellati differiscono dai precedenti perché in fase di infissione avviene l’asportazione di materiale.
La cucchiaia cadendo dall’alto per peso proprio urta con forza il terreno e vi penetra facilitata dal tagliente posto all’estremità. Il materiale attraversata la valvola si deposita nel corpo della sonda da cui viene successivamente estratto.
Il tubo camicia, sia per il peso proprio che per il movimento di rotazione impresso scende nel terreno.
Il palo può essere armato con una gabbia metallica composta di ferri longitudinali collegati con una spirale capace di resistere al carico statico che deve sopportare.
La gabbia viene inserita nel tuboforma prima del getto.

Tipologie

I pali trivellati si differenziano essenziamente nel modo di costipamento del calcestruzzo che può essere a battitura meccanica diretta o ad aria compressa.

Tra questi si ricordano:

palo Strauss: è il prototipo dei pali trivellati. Il calcestruzzo è costipato con un maglio man mano che viene introdotto nel tuboforma. Contemporanenamnete si procede all’estrazione del tubo camicia.

palo SACOP: deriva al palo Strauss. Il diametro del tubo forma varia da 30 a 60 cm secondo la natura del terreno e il carico di esercizio sul palo. L’infissione dei tubi di rivestimento viene effettuata con una sonda speciale eccentrica che nella sua caduta, oltre a scavare il terreno per la discesa del tubo, crea sgrottamenti che saranno successivamente riempiti dal calcestruzzo. Il palo assume così delle forme asimmetriche con espansioni che aumentano l’attrito laterale. Raggiunta la profondità voluta, si crea il bulbo di base e successivamente il fusto gettando idonee quantità di calcestruzzo nel tubo camicia che viene compresso con un maglio e recuperando in maniera graduale la cassaforma.

Pali di grande diametro

Con il progredire della tecnica costruttiva si è reso possibile l’esecuzione di pali con diametro sino a 3 m e profondità oltre i 63 m, con portate utili di esercizio dell’ordine di alcune migliaia di tonnelate:

palo Benoto: L’attrezzatura Benoto è composta da una:

intubatrice: macchina che imprime al tubo di rivestimento un movimento rotatorio alternativo per facilitare l’introduzione nel terreno. E’ azionata da un motore diesel o elettrico ed è montata su uno chassis a ruote gommate. Il movimento rotatorio alternato è impresso al tubo per mezzo di un martinetto idraulico azionato da una pompa;
perforatrice: costituita da una capra metallica smontabile munita di un argano azionato da un motore diesel. Alla capra è articolato un braccio oscillante che serve per la manovra della benna;
benna cilindrica (hammergrab): dotata nella parte inferiore di conchiglie comandate da una fune singola. Le ganasce delle conchiglie, possono essere bloccate in posizione di apertura per la frantumazione del terreno prima dell’estrazione.